GENERARE LUOGHI PER UNA RI-NASCITA POST-VIRALE
L’ aspetto funzionale , la relazione di necessità in un tema progettuale , per me non deve mai prendere il sopravvento rispetto a codici che esprimono la bellezza del design.
Una relazione biunivoca che mi impone uno sforzo intellettuale e progettuale continuo, da mettere a servizio del contesto sociale al quale mi rivolgo in un determinato momento storico.
Generare luoghi,in seno ad una ricerca e sperimentazione dell’unicità adeguata al pensiero progettuale, per una rinascita post-virale determina soluzioni identificative e funzionali alle esigenze espresse dal momento in cui viviamo.
Il progetto architettonico sia esso rivolto ad un negozio, locale, una piazza, non è un semplice contenitore i cui contenuti sono oggetti e arredi, ma lo stesso traccia ed identifica la visione progettuale in tema di identità commerciale rispetto al momento associativo, esperienziale, connaturandosi con i flussi, percorsi, producendo delle soluzioni spaziali che siano dei luoghi di contatto/associativo ma compatibili con la contemporaneità del vissuto.
L’ aspetto funzionale , la relazione di necessità in un tema progettuale , per me non deve mai prendere il sopravvento rispetto a codici che esprimono la bellezza del design.
Una relazione biunivoca che mi impone uno sforzo intellettuale e progettuale continuo, da mettere a servizio del contesto sociale al quale mi rivolgo in un determinato momento storico.
Generare luoghi,in seno ad una ricerca e sperimentazione dell’unicità adeguata al pensiero progettuale, per una rinascita post-virale determina soluzioni identificative e funzionali alle esigenze espresse dal momento in cui viviamo.
Il progetto architettonico sia esso rivolto ad un negozio, locale, una piazza, non è un semplice contenitore i cui contenuti sono oggetti e arredi, ma lo stesso traccia ed identifica la visione progettuale in tema di identità commerciale rispetto al momento associativo, esperienziale, connaturandosi con i flussi, percorsi, producendo delle soluzioni spaziali che siano dei luoghi di contatto/associativo ma compatibili con la contemporaneità del vissuto.
Il tema della Identità commerciale segue l’ analisi dei contesti sociali temporali.
Le dinamiche sociali mutano, mai come in questo periodo va di moda l’hashtag “distanza sociale”.
Un hashtag dettato da necessità purtroppo scaturite da eventi drammatici, un hashtag che stimola l’architetto verso nuove soluzioni progettuali, spazi personalizzati e sicuri, spazi che invitano alla socializzazione al riappropriarsi dei rapporti umani.
Una cultura progettuale che si rinnova, un metodo progettuale creativamente funzionale allo scopo richiamando il ruolo dell’architetto ad indagare maggiormente su temi quali utilità e necessità in grado di reggere creativamente e funzionalmente alle condizioni mutevoli che si presentano.
Il risultato? Un luogo sensoriale non più fisico!
Le dinamiche sociali mutano, mai come in questo periodo va di moda l’hashtag “distanza sociale”.
Un hashtag dettato da necessità purtroppo scaturite da eventi drammatici, un hashtag che stimola l’architetto verso nuove soluzioni progettuali, spazi personalizzati e sicuri, spazi che invitano alla socializzazione al riappropriarsi dei rapporti umani.
Una cultura progettuale che si rinnova, un metodo progettuale creativamente funzionale allo scopo richiamando il ruolo dell’architetto ad indagare maggiormente su temi quali utilità e necessità in grado di reggere creativamente e funzionalmente alle condizioni mutevoli che si presentano.
Il risultato? Un luogo sensoriale non più fisico!
Aree di intervento:
Retail design
Cliente:
White on the beach
Data:
Luglio 2020